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giovedì 16 febbraio 2012

6. IL TESTAMENTO SPIRITUALE



In nome della SS.ma Trinità, della Santa Vergine Immacolata, di S. Giuseppe e dei Beati tutti del Cielo, godendo pieno uso delle mie facoltà mentali, dispongo di me stesso e delle cose mie col presente testamento olografo, scritto e sottoscritto di mia propria mano, quale ultima mia volontà.
Rimetto nelle mani del Signore il mio essere, che ho ricevuto, e prego ogni creatura a lodarlo, benedirlo e ringraziarlo insieme con me per gli immensi ed innumerevoli benefici di cui ha voluto essere largo verso di me e specialmente per avermi sollevato dall'abisso delle mie miserie alla sublime dignità di sacerdote e formatore di sacerdoti...
Ringrazio la Vergine Immacolata di essere stata, dopo Dio, la mia più grande Benefattrice e dopo di Lei ringrazio il caro Patriarca S. Giuseppe e tutti gli altri miei Benefattori celesti e terreni.
Accetto volentieri dal Signore di morire quando, dove e come Egli vuole, ringraziandolo nuovamente di tutto cuore, come della vita così della morte che mi darà; contrito di averlo tanto e sì gravemente offeso; dolente di non aver corrisposto convenientemente alle sue grazie e di non aver lavorato abbastanza per la sua gloria e per il bene delle anime, che io vorrei tutte intimamente unite a Lui nella carità perfetta.
Chi mi ama e vuol farmi cosa grata ami assai il Signore e la SS. Vergine Immacolata con S. Giuseppe; curi a tutto potere l'istruzione catechistica dei bambini e degli adulti e spinga tutte quelle anime che può alla Comunione frequente e possibilmente quotidiana; preghi per la povera anima mia, per la santificazione dei sacerdoti, per la conversione dei peccatori e per le anime del Purgatorio, mentre io prometto di pregare per tutti con le debite specialità.
I miei funerali debbono essere semplici e secondo tutte le prescrizioni della nostra S. Madre Chiesa Cattolica, della quale mi protesto sempre figlio obbediente, sebbene indegno. Per i poveri e altre opere di beneficienza ho dato in vita.
Catanzaro, 18 dicembre 1932.

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